Nuovo laboratorio P3 contro i Coronavirus presso l’Ospedale San Raffaele di Milano
IL PROGETTO
Il progetto ha l’obiettivo di creare all’interno dell’Ospedale San Raffaele un’area di massima sicurezza dedicata allo studio in vivo delle infezioni da SARS-CoV-2 ed altri Coronavirus, premessa indispensabile per comprendere in dettaglio come evolve la malattia e sviluppare nuove terapie antivirali specificatamente attive per contrastarla. Grazie alla presenza delle tecnologie avanzate predisposte anche con l’aiuto della Fondazione Prossimo Mio, l’area è l’unica presente sul territorio italiano e una delle poche in Europa.
GLI SVILUPPI DEL PROGETTO
Il professor Guidotti con piu di 30 professionisti tra virologi, immunologi e tecnici, insieme ai più rilevanti esperti accademici europei e americani si occupa della sperimentazione delle fasi iniziali di sviluppo di nuovi farmaci antivirali ad alta efficia e specificità per contrastare questo ed altri Coronavirus, e dello studio di un vaccino.
Una borsa di studio per la giovane ricercatrice Valeria Fumagalli
Prosegue l’impegno della Fondazione Prossimo Mio nell’affiancare il laboratorio di biosicurezza P3 dell’Ospedale San Raffaele, unico laboratorio in Italia attrezzato per lo studio in vivo di virus ad alta pericolosità come SARS-CoV-2.
La Fondazione Prossimo Mio, in accordo con il professor Luca Guidotti, ha finanziato una borsa di studio per una giovane ricercatrice che si occupa specificatamente di studiare l’efficacia di nuove classi di antivirali e di vaccini. Le sperimentazioni procedono rapidamente ed i ricercatori sono riusciti a mettere a punto un innovativo modello sperimentale per studiare la manifestazione clinica del Covid 19. “Studiare in laboratorio SARS-CoV-2 e la sua interazione con il sistema immunitario può prepararci ad eventuali futuri salti di specie di nuovi coronavirus appartenenti alla stessa famiglia, come già i virus della MERS e della SARS”, dice il professor Guidotti.
Una matematica per il laboratorio di biosicurezza P3
La dott.ssa Chiara Laura è una bioinformatica laureata in matematica che ha recentemente completato un dottorato di ricerca in biologia molecolare. In quanto vincitrice della nuova borsa di studio di FPM ricopre attualmente il ruolo di post-doctoral fellow nel laboratorio dei professori Luca Guidotti e Matteo Iannacone all’Ospedale San Raffaele di Milano.
“La bioinformatica è un campo interdisciplinare che integra biologia, informatica, matematica e statistica. Negli ultimi anni - dice il professor. Guidotti - abbiamo assistito a uno sviluppo rapido delle tecnologie biomediche, accompagnato da una crescita esponenziale dei dati prodotti. Le moderne tecniche di sequenziamento di DNA, RNA e proteine generano centinaia di migliaia di informazioni diverse per ogni singola cellula di un organo o tessuto; considerando che il corpo umano è composto da oltre 30.000 miliardi di cellule, il volume di dati è immenso, con miliardi di dati generati ogni giorno”.
L'utilizzo di strumenti informatici consente di analizzare questi dati e sviluppare modelli matematici che, una volta convalidati sperimentalmente in laboratorio, rendono la matematica e la medicina sperimentale altamente interconnesse, permettendo analisi precedentemente impossibili.
“In particolare, Chiara utilizza modelli matematici per comprendere meglio come l’espressione e la regolazione di migliaia di geni e proteine del sistema immunitario influenzino i meccanismi alla base di infezioni virali, come l'infezione da Covid-19 e l’epatite B cronica. È importante notare che la forma cronica di epatite B, causata dal virus HBV, affligge oltre 350 milioni di persone nel mondo e ne uccide circa 1 milione ogni anno. Inoltre, Chiara sta sviluppando modelli per identificare nuovi target terapeutici per queste infezioni, un passo fondamentale per lo sviluppo di terapie innovative”.